Dallo studio è emerso che i bambini che giocavano per un’ora a settimana ne traevano benefici a livello motorio e cognitivo, con risultati positivi sui voti a scuola. Oltre l’ora a settimana, invece, si vede un aumento dei problemi di condotta, difficoltà nelle relazioni sociali e conflittualità coi coetanei, molto evidenti per quei bambini che sfiorano le nove ore di gioco a settimana. Osservato il cervello di alcuni bambini con la risonanza magnetica si è anche visto che giocare ai videogame è legato a cambiamenti strutturali di alcune aree nervose e anche cambiamenti funzionali delle connessioni nervose, in regioni del cervello importanti per l’apprendimento di nuove capacità (ad esempio motorie). ”Giocare ai videogame di per sé non fa né bene né male – conclude l’autore principale del lavoro Jesus Pujol – è il livello di utilizzo a fare la differenza”. -
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