Cercare di portare il segnale WiFi in ogni parte della casa può rivelarsi un'impresa ardua. La posizione del router è fondamentale, ma non sempre basta.In queste situazioni problematiche può venire in nostro soccorso un inaspettato alleato: la carta stagnola. Già, perché secondo un team di ricercatori americani per potenziare il segnale WiFi casalingo non servono necessariamente dei ripetitori, ma basta utilizzare in maniera sensata della carta stagnola.
Cercare di portare il segnale WiFi in ogni parte della casa può rivelarsi un’impresa ardua. In queste situazioni problematiche, però, può venire in nostro soccorso un inaspettato alleato: la carta stagnola.
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A spiegare il metodo sono i ricercatori del Dartmouth College e della Columbia University.
Lo stratagemma prevede l'utilizzo di un po' di carta stagnola e di una superficie ondulata stampata in 3D. Non avete una stampante adatta? Nessun problema, perché potete utilizzare anche un semplice cartoncino da modellare nella forma corretta. Una volta realizzata l'ondulazione – la potete vedere nella foto qui sotto – basterà avvolgere il cartoncino nella carta stagnola e posizionarlo attorno alle antenne come mostrato. In questo modo il segnale rimbalzerà ancora più efficacemente raggiungendo anche le stanze della casa più lontane.
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L'idea alla base di questo piccolo stratagemma è quella di direzionare meglio il segnale, evitando "sprechi" inutili. E persino pericolosi: in questo modo il segnale resta confinato nella propria abitazione, diminuendo il rischio che qualcuno possa introdursi nella rete casalinga. La forma è frutto di uno studio e del lavoro di un algoritmo pensato per massimizzare la copertura di un segnale senza fili. "Con un semplice investimento di circa 35 dollari, un riflettore fai da te può garantire performance maggiori di antenne che costano centinaia di dollari" ha spiegato Xia Zhou, uno dei responsabili dello studio.
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L'idea alla base di questo piccolo stratagemma è quella di direzionare meglio il segnale, evitando "sprechi" inutili. E persino pericolosi: in questo modo il segnale resta confinato nella propria abitazione, diminuendo il rischio che qualcuno possa introdursi nella rete casalinga. La forma è frutto di uno studio e del lavoro di un algoritmo pensato per massimizzare la copertura di un segnale senza fili. "Con un semplice investimento di circa 35 dollari, un riflettore fai da te può garantire performance maggiori di antenne che costano centinaia di dollari" ha spiegato Xia Zhou, uno dei responsabili dello studio.
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