La ricerca spera di determinarlo una volta per tutte, ma per ora è qualcosa che può almeno essere descritto come problematico. In ogni caso, una nuova ricerca condotta dalla Korea University di Seoul suggerisce che una dipendenza o un’eccessiva dipendenza dalla tecnologia sta creando uno “squilibrio” nella chimica cerebrale degli adolescenti. Questo piccolo studio ha esaminato il cervello di 38 adolescenti, sia maschi che femmine.
I partecipanti sono stati interrogati su quanto fossero dipendenti. La metà dei soggetti era perfettamente sana, mentre si diceva che gli altri fossero affetti da dipendenza da smartphone e Internet. I sintomi non sono concreti al momento, ma si pensa che includano l’incapacità di resistere all’impulso di usare uno smartphone, irritabilità quando non è permesso l’uso, tempi di utilizzo eccessivamente prolungati influiscono negativamente sul lavoro, sulle abilità sociali, ed anche sulla salute.
Chi otteneva punteggi di dipendenza più alti aveva anche molte più probabilità diessere depresso, ansioso e impulsivo. Alcuni dei peggiori colpiti sono stati sottoposti a 9 settimane di terapia cognitiva comportamentale per cercare di svezzarli dagli smartphone. Utilizzando la spettroscopia a risonanza magnetica – una forma di risonanza magnetica (MRI) che esamina la composizione chimica di parti del cervello – il team di neuroradiologi ha esaminato i soggetti prima e dopo che la loro terapia comportamentale fosse completa. GABA e Glx Sono stati esaminati due composti: l’acido gamma-aminobutirrico (GABA) e il glutammato-glutammina (Glx).
Il primo è un neurotrasmettitore che inibisce i segnali tra i neuroni, mentre il secondo innesca l’eccitazione elettrica nei neuroni. Sono, grosso modo, rivali chimici. Gli effetti inibitori di GABA sono, tra le altre cose, pensati per aiutare una persona a controllare gli impulsi di paura o ansia quando i neuroni sono sovraeccitati. Troppo GABA, tuttavia, può causare ansia, insonnia e sfinimento. Il team ha scoperto che c’era molto più GABA rispetto a Glx nel cervello di quelli fortemente dipendenti dagli smartphone, in particolare nella corteccia cingolata anteriore, un segmento che si occupa del controllo degli impulsi, emozione e attenzione. Più alto è il rapporto, più dipendente da Internet e dagli smartphone sembra essere il soggetto.
La correlazione non è casualità La correlazione non è causalità e non si può affermare che questo studio si sia concentrato su una popolazione piccola. “Mentre abbiamo chiaramente dimostrato che l’uso problematico del telefono #cellulare è un problema emergente strettamente legato allo sviluppo tecnologico, c’è una mancanza di coerenza ed uniformità nei criteri per studiarlo che richiede cautela nell’accettare molte delle conclusioni indicate” ha dichiarato uno dei ricercatori.
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fonte: http://it.blastingnews.com/cronaca/2017/12/ecco-cosa-sta-facendo-lo-smartphone-al-tuo-cervello-002213973.html? sbdht=_21ozE01rcAcgDuZ2sJph8opqgVmpcEHuO7AsKdSAGsq06JVA5CMTABRt9Qe9qxFi
via Zapping
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