MONTERIGGIONI, UNA PORTA SUL MEDIOEVO


Situato all’estremità settentrionale del proprio territorio comunale, Monteriggioni occupa la sommità di una dolce collina dalle pendici coltivate a vigne e olivi. Il castello venne fondato nel secondo decennio del Duecento dalla Repubblica di Siena, con il principale scopo di creare un avamposto difensivo contro la rivale Firenze. Per secoli l’insediamento svolse in pieno la funzione per cui era stato creato, respingendo di volta in volta una miriade di assedi e attacchi. 

La sua funzione militare venne meno a partire dalla metà del Cinquecento, quando l’intero Stato Senese, di cui il nostro borgo faceva parte, venne annesso a quello fiorentino. Monteriggioni conserva ancora oggi gran parte delle strutture del XIII secolo e si configura come un luogo assolutamente unico nel panorama dei borghi medievali toscani. La cinta muraria, realizzata in pietra, abbraccia la sommità di una collina con uno sviluppo lineare di circa 570 metri. Accesso principale del borgo, la porta è rivolta in direzione di Roma e si apre alla base di una torre con un ampio arco a sesto acuto. In passato è molto probabile che fosse dotata di un ponte levatoio, che doveva abbassarsi su uno scomparso fossato esterno. 

A sinistra dell’arco è murata l’iscrizione che ricorda la fondazione di Monteriggioni nel secondo decennio del Duecento, mentre nella lapide di destra si celebra il neonato Stato unitario italiano nel 1860. La chiesa, affacciata sulla piazza principale, è l’edificio del borgo che meglio conserva i caratteri medievali. Realizzata nel corso del XIII secolo, presenta un unico ambiente con terminazione rettangolare. La facciata, di raffinata eleganza, reca un bel portale con arco in pietra sormontato da un’apertura circolare. L’interno, ristrutturato in epoca moderna, ha pareti intonacate e volte a vela. Oltre a una campana del 1299, la chiesa custodisce un dipinto del XVII secolo con la Madonna del Rosario, cui è dedicata in ottobre una sentita festa locale.
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