Più sei stressato, più stressato sarà il tuo animale domestico


La maggior parte delle emozioni sono contagiose. Lo sappiamo per esperienza. Se incontriamo una persona che emana entusiasmo e gioia, è probabile che finiremo per essere contagiati. 

Ma se ci imbattiamo in una persona che non fa altro che lamentarsi, è probabile che il nostro stato d’animo cada al suo livello. Questo contagio emotivo è facilitato dai nostri neuroni specchio, che ci permettono di metterci nei panni dell’altro e provare empatia. In ogni caso, tutto sembra indicare che il contagio emotivo non è esclusivo degli esseri umani. Uno studio condotto presso l’Università di Linköping ha rivelato che anche i nostri amici a quattro zampe sono sensibili ai nostri stati emotivi, specialmente allo stress. Questi ricercatori analizzarono come lo stile di vita delle persone che vivono con i cani influenza il livello di stress dei loro amici a quattro zampe. Per farlo reclutarono 58 cani e i loro proprietari, ai quali venne misurato il livello di stress per diversi mesi tenendo conto della concentrazione di cortisolo, considerato l’ormone dello stress per antonomasia. I ricercatori scoprirono che i livelli di cortisolo del cane e del suo proprietario erano sincronizzati. 

Questo dimostra che le persone con un’alta concentrazione di cortisolo avevano dei cani che avevano anch’essi livelli alti di cortisolo. Ma lo studio andò oltre. Le persone compilarono anche un questionario sui tratti della loro personalità e un secondo questionario per indicare il carattere dei loro animali domestici. Così si vide che i tratti della personalità dei proprietari erano legati al livello di stress, ma non c’era alcun legame tra il carattere dei cani e le loro reazioni allo stress. Le persone che si mostravano più nevrotiche, ad esempio, avevano maggiori probabilità di soffrire un alto livello di stress di contagiare i loro cani. Al contrario, le persone più aperte alle esperienze riportavano meno stress e i loro animali domestici erano più rilassati. Questi dati suggeriscono che i cani captano e riflettono lo stress  dei loro proprietari. L’intelligenza sociale dei cani: pregio e difetto I cani sono molto sensibili al comportamento umano e mostrano molta empatia. 

Uno studio condotto all’Università di Otago, ad esempio, rivelò che sia le persone che i cani reagiscono con un aumento del livello di cortisolo quando sentono piangere un neonato. È probabile che questo contagio emotivo sia dovuto all’enorme intelligenza sociale dei cani. Ciò è confermato da un esperimento condotto all’Università di Milano che ha dimostrato che i cani, come i bambini piccoli, usano riferimenti sociali per rispondere agli stimoli ambientali. Ciò significa che, quando non hanno un modello di risposta per una nuova situazione, cioè non sanno cosa fare, guardano il loro proprietario per avere indizi su come reagire. I cani non sono solo in grado di catturare le nostre reazioni e stati d’animo, ma possono anche regolare il loro comportamento in base a questi, tenendo conto di piccoli segnali – che spesso inviamo inconsapevolmente – per decidere cosa fare in situazioni nuove. Questa sensibilità speciale per i nostri stati emotivi ha permesso ai cani di vivere in armonia con noi, al punto di arrivare a considerarli i nostri “migliori amici” e parte della famiglia, ma ha anche un lato negativo dato che li rende più vulnerabili alle le nostre emozioni negative, come lo stress, che finiranno per costarle care in termini di salute psicologica e fisica. 


 Fonti: Sundman, A. et. Al. (2019) Long-term stress levels aresynchronized in dogs and their owners. ScientificReports; 9: 7391. Hooi, M. & Ruffman, T. (2014) Emotional contagion:Dogs and humans show a similar physiological response to human infantcrying. BehaviouralProcesses; 108: 155-165.
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