Questi bellissimi rettili, dunque, non solo comunicano con i propri simili (e altri animali) cambiando il colore della loro pelle, ma sfruttano anche la cosiddetta biofluorescenza. Lo ha scoperto un team di ricerca tedesco dell'istituto Bavarian State Collection of Zoology e del BioCenter presso l'Università Ludwig-Maximilians di Monaco, dopo aver condotto alcuni esperimenti con lampade UV. Queste ossa, chiamate tubercoli, sono coperte da un sottilissimo strato di pelle che permette alla luce blu di manifestarsi. I camaleonti, che hanno occhi adatti per osservarla, la sfrutterebbero per comunicare fra loro nel cuore della foresta.
Credit: youtube/David Prötzel -
0 commenti:
Posta un commento