Tutti i nostri dispositivi elettronici contengono un minerale, il coltan, che viene estratto in Congo in un inferno di miniere dove lavorano anche bambini. Si parla di "minerali insanguinati", ma nessuno parla di telefoni insanguinati. Il reportage di David Chierchini e Matteo Keffer
La Repubblica Democratica del Congo è uno degli Stati più poveri del
mondo: l’esito di un complesso mix di colonialismo, corruzione politica e
spietate guerre civili. Eppure, il suo terreno è ricchissimo di materie
preziose come l’oro, l’uranio, la cassiterite e altri minerali
ricercatissimi.
Purtroppo, quest’abbondanza finora si è rivelata più una
maledizione che un dono della terra, e la regola vale anche per uno dei
minerali più ambiti del momento, il coltan, una roccia nera
fondamentale nella produzione di quasi tutti i telefoni cellulari del
pianeta. Senza il coltan, le nostre vite di schiavi della tecnologia
subirebbero una trasformazione profonda, e il Congo detiene l’80% della
produzione mondiale di questo “minerale insanguinato”. David Chierchini e
Matteo Keffer hanno voluto visitare le miniere in cui viene estratto e
le persone che ci lavorano.
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