Un team di ricerca de Los Alamos National Laboratory nel New Mexico (Stati Uniti) ha identificato un nuovo ceppo di coronavirus che sembra essere più contagioso rispetto a quello che si è diffuso nei primi giorni della pandemia.
Il rapporto si basa su un’analisi di oltre 6.000 sequenze di coronavirus provenienti da tutto il mondo, raccolte dalla Global Initiative for Sharing All Influenza Data, un’organizzazione tedesca.
Il team di Los Alamos, con la collaborazione degli scienziati della Duke University e dell’Università di Sheffield in Inghilterra, ha identificato 14 mutazioni ma gli autori dello studio si sono concentrati in particolare su una mutazione chiamata D614G.
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