Immunità naturale? Meglio di un vaccino mRNA. Studiosi come il dott. Giorlandino avevano prospettato una protezione immunologica totale sin dai primi albori pandemici, ma dopo uno studio condotto dallo stesso Istituto Altamedica è acclarato: la memoria immunologica di chi ha contratto il virus permane a lungo e contro qualsiasi variante. Lo studio che sarà presentato al congresso della Società Italiana di Genetica Umana classifica anche i diversi livelli di protezione, di fatto quantificandola tra diversi casi: vaccinati, vaccinati infetti e protetti da sola immunità naturale (senza vaccino). Quello che si evince, è che la protezione dei vaccinati che hanno contratto il Covid era leggermente superiore a quella dei non vaccinati infetti.
Era, appunto. Perché i vaccini mRNA non hanno la stessa memoria immunologica dei linfociti da immunità naturale, bensì sono progettati ad hoc per un virus o una variante specifica. Peccato che la spike delle attuali varianti sia totalmente differente dalla spike della prima ‘versione’ del Sars-Cov-2, dunque cosa ne facciamo di un siero ‘progettato’ per una spike ormai obsoleta?
Approfondiamo con il Dott. Claudio Giorlandino, direttore scientifico del Centro di Ricerca Altamedica.
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