Sindrome da alterata permeabilità intestinale




Un organismo sano possiede una vera e propria barriera che tiene in perfetto equilibrio la mucosa e la flora intestinale. Questa struttura fa in modo che i nutrienti vengano assorbiti e blocca il passaggio di tossine, patogeni e sostanze allergizzanti.
Recentemente si è scoperto che la capacità di barriera è fortemente alterata da fattori come lo stress, le abitudini alimentari scorrette, gli inquinanti ambientali, i farmaci e l'alcol. Questa alterazione, denominata sindrome da intestino eccessivamente permeabile o "leaky gut" (SAPI o LGS) si accompagna ad uno stato infiammatorio sistemico, iper-reattività del sistema immunitario, sovraccarico del fegato e del sistema nervoso. I sintomi più frequenti sono quelli intestinali come gonfiore, diarrea e crampi, ma spesso compaiono anche sintomi generali come stanchezza, mancanza di energia, allergie ed intolleranze. La SAPI viene diagnosticata con test che misurano il passaggio attraverso la barriera intestinale di piccole molecole che normalmente non dovrebbero passare. Esse vengono poi ritrovate nelle urine. È possibile fare molto per prevenire e trattare la SAPI. Occorre mantenere uno stile di vita ed una dieta equilibrati, fare attività fisica, ridurre l'infiammazione da cibo, evitare intossicanti come fumo ed alcol e mantenere lo stress entro livelli accettabili. Alcuni nutrienti possono essere utili a favorire l'equilibrio del microbioma intestinale e supportare la funzione di barriera; molti di questi sono presenti in alimenti "sani" come frutta, verdura, frutta secca, uova e pesce. 

È possibile garantirci un apporto bilanciato e completo integrando la nostra dieta con un buon supplemento nutrizionale che contenga: Probiotici vivi e vitali per sostenere i batteri "amici"; Fibre (almeno 25g/giorno) ed in particolare quelle prebiotiche a base di FOS e inulina che vengono trasformate in acidi grassi a catena corta dai batteri; L-Glutammina, carburante indispensabile per le cellule a rapido ricambio e per la riparazione delle microlesioni; Vitamine e Minerali come lo zinco, il selenio, lo iodio; Antiossidanti come l'acido lipoico che interviene nel riciclo della vitamina C, del glutatione e del coenzima Q10; Estratti vegetali come la curcumina o l'estratto di tè verde contenente E.G.C.G che esercitano azione antinfiammatoria e anti ossidante a livello locale. Ad oggi non esistono farmaci in grado di ripristinare la barriera intestinale; conviene quindi puntare molto sulla prevenzione con soluzioni valide anche per contrastare la maggior parte della patologie cronico degenerative. 
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