come soltanto una leggera sensibilità, per cui gli attacchi del sistema immunitario causano delle infiammazioni o come vero e proprio disturbo cronico (celiachia), in tal caso si riscontrano lesioni nell’intestino.
CHE DIFFERENZE INTERCORRONO FRA UN INTOLLERANTE ED UN CELIACO? L’intollerante al glutine ha una soglia di resistenza più alta, perciò non basta una minima quantità di glutine per scatenare la reazione; i sintomi sono i medesimi ma il celiaco presenta delle lesioni intestinali.
I SINTOMI DELL’INTOLLERANZA AL GLUTINE La sintomatologia dell’intolleranza al glutine, si manifesta generalmente non prima dell’adolescenza, sono rari i casi di celiachia infantile. Più o meno intolleranti, la sintomatologia è la stessa: dissenteria o stipsi, dolori addominali, articolari, mal di testa, gonfiori, confusione, stanchezza, difficoltà di concentrazione, confusione, irritabilità, insonnia, rash cutanei, anemia e formicolio agli arti. Il dolore addominale può essere la spia d’allarme. Non è detto che tutti i sintomi si manifestino subito, con la stessa intensità ed alcuni possono anche scomparire. Se riscontrate una certa analogia fra questi sintomi ed il consumo di cereali, vi consiglio di rivolgervi al medico: alcuni pazienti possono essere più esposti di altri a patologia delle ossa, neurologiche, diabete, infertilità o perfino tumori.
LA DIAGNOSI DELL’INTOLLERANZA AL GLUTINE Per rilevare l’intolleranza al glutine si eseguono dei test immunologici, volti a rilevare l’allergia ai cereali (principalmente grano, segale, orzo e avena). Si esegue anche in casi particolari una biopsia dell’intestino, eventuali lesioni indicano che il paziente è celiaco. In sostanza si effettua un’analisi del sangue attraverso cui si stabilisce la correlazione fra intolleranza e glutine. In particolare si effettuano due esami: la ricerca degli AGA, anticorpi anti-gliadina, degli auto-anticorpi EMA e la ricerca delle IgA anti-transglutaminasi.
ALIMENTAZIONE E INTOLLERANZA AL GLUTINE Una volta stabilito il grado dell’intolleranza al glutine, occorre pianificare l’alimentazione ed il primo passo è naturalmente escludere tutti i cibi che contengono glutine. In commercio ormai si trova una certa varietà di cibi senza glutine: farine, pasta, pane, biscotti. Ci sono poi determinati cereali che ne sono privi: mais, riso, miglio. Sono invece da escludere: farro, orzo, segale, avena, kamut, alimenti che contengono amido o malto (quindi niente birra) e grano saragolla. Quando andate a fare la spesa dunque, se siete intolleranti al glutine, leggete sempre attentamente le etichette, poiché deve esser specificato se il cibo in questione può contenere tracce di glutine. L’alimentazione deve esser rigidamente controllata, onde evitare che l’intolleranza si trasformi in celiachia.
UNA DIETA TIPO Stile Naturale vi consiglia qui di seguito una dieta giornaliera tipo la quale non prevede la presenza di glutine.E’ solo un consiglio, prendete comunque spunto seguendo soprattutto le indicazioni del medico. A colazione vi suggeriamo una fetta di plumcake e un vasetto di yogurt greco. A pranzo gustatevi un piatto di risotto allo zafferano arricchito da zucchine e un frutto fresco. A cena preparate un secondo piatto, un ottima polenta senza glutine con fagiolini e formaggi freschi.
Di Cristina Lioci
Fonte:https://stilenaturale.com/news/10734/intolleranza-al-glutine.html
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