L'Arnica montana è una pianta erbacea perenne della famiglia delle Composite che cresce spontaneamente nelle regioni alpine e prealpine. I fiori, completamente gialli e a forma di margherita sono la parte utilizzata in fitoterapia.
I principi attivi contenuti nell'arnica (flavonoidi, triterpeni, lattoni sesquiterpenici e olio essenziale) le conferiscono proprietà antinfiammatorie, antimicrobiche, antidolorifiche e stimolanti la circolazione, ma deve essere utilizzata solo per via esterna. Oltre a ridurre il dolore dovuto a traumi quali urti e cadute, favorisce anche il riassorbimento dei lividi. È utile in caso di ditorsioni, slogature, contusioni, ematomi e flebiti superficiali. Inoltre può essere usata contro i dolori muscolari e articolari, gli edemi da frattura e le emorroidi. Grazie alle sue proprietà antisettiche trova impiego anche nelle infiammazioni della pelle e per trattare localmente foruncoli e punture di insetto.
Dai fiori si ottiene l'estratto secco titolato in rutina minimo 1%, destinato al solo uso esterno. L'arnica è utilizzata soprattutto sotto forma di pomate, creme o gel, l'ingestione è controindicata a causa dei possibili effetti collaterali. Creme e pomate non devono essere utilizzate sulla cute lesionata o in caso di dermatite. L'uso in gravidanza e durante allattamento è sconsigliato. Nel caso in cui si acquistino i fiori è necessario controllare che al loro interno non ci siano le larve della cosiddetta mosca dell'arnica.
FONTE: SAPEREESALUTE.it
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