Il digiuno fa bene al cervello: ecco come praticarlo

Seguire una dieta rigorosa non è così semplice come si potrebbe immaginare, capita spesso di cedere a tentazioni e piccoli peccati di gola per poi sentirsi in colpa.
Il rimedio che spesso viene messo in atto per correre ai ripari è fare il digiuno, una pratica da sempre "demonizzata" ma che in realtà avrebbe incredibili qualità terapeutiche. Anche se è stato dimostrato che il digiuno fa bene alla salute, è necessario seguire una serie di accorgimenti per raggiungere dei risultati ottimali e per non mettere a rischio la propria salute.


Innanzitutto, non bisogna praticarlo per più di una volta alla settimana, deve essere integrato da liquidi non calorici come acqua, infusi non zuccherati e un paio di caffè, è vietato ai diabetici, alle donne in gravidanza e ai bambini. Deve essere inoltre consigliato da un medico, che è l'unico in grado di capire se il corpo del paziente è in grado di sopportarlo senza conseguenze. Una valida alternativa per tutti quelli che credono di non potercela fare è la “dieta mima digiuno”, capace di far perdere peso in soli 5 giorni e di rendere più longevi.


 




Il digiuno disintossica il corpo, reintegra le cellule, combatte l’invecchiamento ed elimina i radicali liberi, rendendo i tessuti più elastici.


 Ha anche degli effetti incredibili sul sistema immunitario, aumenta le cellule staminali e dona lucidità e memoria al cervello. Se si avverte debolezza o fame nel bel mezzo della giornata, ci si può concedere una mela. In questo modo, si riuscirà a fronteggiare le restanti ore della giornata con determinazione, senza pensare in modo ossessivo al cibo.

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