Come molti altri tonici usati nella Medicina Tradizionale Cinese e Giapponese, questo fungo ha attività biologiche adattogene, ovvero agisce nell’organismo là dove serve, riuscendo ad essere selettivo dove ci sono squilibri. Negli ultimi 20 anni, poi, sono state fatte ricerche più approfondite per cercare di comprendere il raggio di azione di questo tonico, e come agisce nell’organismo. Come assumere il Reihi? Intanto c’è da dire che risulta poco commestibile al naturale, data la sua consistenza legnosa e il suo sapore amarostico, ed è per questo che il mercato lo propone in combinazione ad altri prodotti naturali, o sotto forma di polvere o compresse, per rendere più gradevole la sua assunzione ed anche la digestione. Cosa contiene il Reishi? Secondo la medicina orientale questo fungo contiene dai 150 ai 200 principi attivi benefici, con caratteristiche biochimiche molto potenti, quindi con effetti farmacologici e antiossidanti.
Finora sono stati rilevati questi componenti:
• Polisaccaridi, peptido-glicani ed etero-polisaccaridi.
• Triterpeni (acidi ganoderici classificati di A a Z) con attività tipo antistaminico (A, C e D), epatoprotettori(R), anti-ipertensivi (B, D, F, H, K, S, Y), ipocolesterolemizzante (M, F), ACE-inibitore (ganoderol B) e antiaggregante.
• Minerali (ferro, zinco, manganese, magnesio, potassio, germanio, calcio).
• Vitamine del gruppo B (in particolare Vit. B9).
• 17 aminoacidi tra cui tutti essenziali • Steroli e sostanze del tipo cortisone
• Adenosina e guanosina con effetto antiaggregante piastrinico, miorilassante (del muscolo scheletrico) e sedativo del SNC. I polisaccaridi sono i beta-polisaccaridi e gli etero- beta-glucani, che avrebbero un ruolo importante nello stimolare il sistema immunitario. Le proteine e i peptidi, chiamati Lz-8 regolerebbero la pressione arteriosa, il colesterolo e avrebbero una funzione antiallergica.
Il Reishi contro il cancro
Il germanio organico sembra sia utile in caso di leucemie e tumori polmonari: in Giappone sono stati condotti studi approfonditi sul Reishi e le sue implicazioni sul cancro. Secondo il dott. Morishige, esso stimola il sistema immunitario e può essere un buon alleato contro le forme tumorali. Negli ultimi anni, si stanno moltiplicando gli studi sulle proprietà antitumorali di tale fungo e le indicazioni per la sua introduzione nella terapia anticancro sono finalizzate a ridurre gli effetti collaterali della chemio e della radioterapia, al prolungamento della sopravvivenza e al miglioramento della qualità di vita dei pazienti, riducendo l’incidenza e il rischio di recidive della malattia. Tali proprietà sarebbero dovute all’azione di varie sostanze in esso contenute, quali i triterpenoidi citotossici (es. acidi ganoderici), i polisaccaridi ad attività antitumorale e i loro complessi proteici, ma soprattutto l’elevata concentrazioni di germanio, che migliora l’ossigenazione del sangue.
Il Reishi contro problemi ossei, epatici ed altri disturbi Secondo la medicina cinese esso è utile in caso di osteoporosi, artrite, problemi epatici, come cirrosi ed epatite, e oculari, come la cataratta. Gli acidi oleici contenuti sono in grado di regolare l’instamina favorendo la riduzione di reazioni allergiche. Anche l’acido ganoderico (famiglia dei triterpenoidi) sarebbe in grado di controllare le allergie, oltre che favorire la funzionalità epatica. Ha forti effetti quindi antiossidanti, antifatica, e aiuta in caso di insonnia, stress e ansia. Il dott. Morishige sostiene, inoltre, che la sua efficacia viene esaltata dall’associazione di vitamina C, che probabilmente funge da catalizzatore cellulare per altre sostanze contenute nel fungo. Gli effetti benefici del Reishi in sintesi
Effetti sul sistema cardiovascolare:
• Ipocolesterolemico: a causa della presenza di lipoproteine a bassa densità (acido oleico) diminuisce la concentrazione di colesterolo in oltre il 50% dei pazienti trattati con il fungo per più di 4 mesi. I studi clinici mostrano diminuzioni significative dei livelli di trigliceridi e glucosio.
• Antiaterosclerotico: diminuisce la produzione della placca ateromatosica .
• Ipotensore arterioso : può diminuire tra il 10 e il 20% della pressione arteriosa, sia sistolica che diastolica.
• Cardiotonico: migliora il flusso di sangue al cuore, riduce il consumo di ossigeno del muscolo cardiaco ridotto. Utile anche nel trattamento dell’angina pectoris.
Effetti sul sistema immunitario:
• Migliora il funzionamento delle ghiandole surrenali, normalizzando la secrezione degli ormoni surrenalici. • Diminuisce la sensibilità allergica.
• Regola la risposta autoimmune nelle malattie immunitarie.
• Diminuisce alcuni sintomi di malattie autoimmuni (come l´artrite reumatoide), come il dolore a causa dell’endorfina (componente del Reishi) e l´infiammazione a causa dell’acido ganoderico e la lanostina D.
• Riduce la produzione e la secrezione d’istamina eccessiva, migliorando così l’asma bronchiale e la bronchite cronica di tipo allergico.
Inoltre purifica il sangue, favorendo l’eliminazione di tossine senza ledere altri sistemi, attivando le difese naturali del corpo. Controindicazioni ed effetti collaterali del Reishi Questo tonico naturale può dare degli effetti collaterali, dovuti soprattutto ad un uso prolungato e smodato. Essi vanno dalle vertigini, alla secchezza del cavo orale, sangue dal naso, come anche dolori addominali.
• Coagulazione: sconsigliato se si ha una scarsa capacità coagulante, poiché il fungo ha attività fluidificante sul sangue. Così non è raccomandato per chi assume già anticoagulanti.
• Gravidanza: alcuni autori ne sconsigliano l’uso in gravidanza e allattamento, altri ritengono che sia possibile, sempre sotto controllo medico.
• Allergia: un’altra controindicazione è un’allergia conclamata ai funghi.
• Trapianti: viene precluso anche ai soggetti che hanno subito un trapianto d’organo e che devono assumere immunosoppressori. (Su questo punto ci sarebbe da discutere, poiché lo stimolo immunitario di una sostanza naturale e adattogena non può inficiare in alcun modo l’organo ospite, attaccandolo, ma solo aiutare a mantenere sotto controllo le infezioni a cui questi soggetti sono maggiormente esposti.
Ricordiamoci che i tonici naturali sono intelligenti e biocompatibili, e non hanno effetti collaterali come i farmaci.) Detto questo, c’è da ricordare però ,che, pur essendo un tonico con mirabili possibilità, ognuno di noi è diverso, e non esiste la panacea di tutti mali. Quindi si consiglia di fare sempre un test kinesiologico prima di assumere qualunque sostanza, sia esso fitoterapico, fungo o altro. È una prova semplice che aiuterà a capire se il corpo è ben predisposto a ricevere la sostanza. Ogni caso è a sé ed ogni situazione va considerata in base alle esigenze soggettive del momento e supportata da specialisti del settore.
FONTE http://www.naturopatia-blog.it/tonici-natutali-il-reishi-rimedio-anti-cancro-e-non-solo/
0 commenti:
Posta un commento