di 30 volte, tanto che nel tempo i ricercatori lo avevano dato per estinto.
Weidong Li, ricercatore presso l’Istituto Xinjiang in Ecologia e Geografia è stato il primo a scoprire e studiarne la specie. Inviato nelle montagne della zona rurale del Xinjiang per studiarne le risorse naturali, quando vide un cucciolo dalla testa grigia che spuntava dalle crepe delle roccia, gli si avvicinò e si rese subito conto che aveva scoperto un animale non ancora conosciuto. L’animale era di circa 20 centimetri di lunghezza, con grandi orecchie e diverse piccole macchie marroni sulla pelliccia grigia. Li non conosceva la specie, né lo avevano visto prima i pastori delle aree vicine. Ne catturò un esemplare e lo portò ad un collega dell’Accademia Cinese delle Scienze, che ritenne il pika una nuova specie.
Nei primi anni ’90 gli scienziati hanno stimato che circa 2.000 pika Ili prosperavano nella regione autonoma del Xinjiang Uygur, seppure questi dati si basassero solamente dai depositi fecali dell’animale e dalle sue orme sulle neve. Successive ricerche hanno suggerito che l’animale fosse in via d’estinzione e negli ultimi dieci anni, la popolazione pika Ili era diminuita di circa il 55%, probabilmente per una malattia o per l’aumentare delle attività umane nelle aree circostanti o il cambiamento climatico.
Non si conosce molto sulle abitudini e i comportamenti del pika, ma come altre specie di pika trovate in Nord America, il pika Ili vive ad altitudini elevate – tra i 2.800 a 4.100 metri – e si ciba principalmente di erbe ed arbusti di montagna. I pika riescono a vivere solo in ambienti freddi e trattengono benissimo il calore grazie alle grandi orecchie, arti corti e un corpo sferico, che gli danno un aspetto adorabile. Tolto dal suo ambiente naturale non sopravvive più di due giorni a causa del calore. Nell’estate del 2014, Weidong Li, ha potuto riscoprire il pika e fotografarlo ed oggi lo scienziato sta cercando di creare una zona di conservazione per aiutare la popolazione di pika Ili a crescere, ma finora i suoi sforzi sono stati vani.
FONTE incredibilia.it
FOTO businessinsider.com
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