Secondo lo studio in questione, le foglie dell’insalata confezionata in busta, una volta spezzate, potrebbero rilasciare un liquido verdognolo-marrone che, come detto in precedenza, essendo fortemente batteriologico, potrebbe favorire lo sviluppo di varie patologie tra cui anche la salmonellosi. Bisogna quindi fare attenzione quando si acquistano le insalate già confezionate in busta e osservare attentamente il contenuto per verificare l’eventuale presenza di liquidi sospetti. Vero è che, una volta aperta la busta, ci si rende immediatamente conto se il suo contenuto potrebbe essere pericoloso per la salute, sia per il forte e inconfondibile odore che rappresenta il primo segnale che qualcosa in quella busta proprio non va bene, sia per la presenza del liquido che, ovviamente, non dovrebbe essere presente. In tal caso, inutile cercare di salvare una parte del contenuto della busta, non resta che buttarla. Secondo gli esperti autori della ricerca, il rischio di contrarre qualche malattia batterica sale enormemente se non si consuma tutto il contenuto della busta, anche se questo si è presentato integro una volta aperta la confezione, e si conserva l’insalata rimasta in frigo, perché gli eventuali batteri presenti sulle foglie crescerebbero più velocemente alle basse temperature. Inoltre, anche se l’insalata venduta in busta è giù lavata dall’azienda che ha provveduto al confezionamento, è sempre buona norma lavarla nuovamente, anche perché in questo modo è più facile notare eventuali foglie spezzate che possono andare più facilmente a male e quindi rilasciare il liquido pericoloso.
Comprare le insalate in busta è diventata quasi un’abitudine per molti consumatori, un po’ perché pensano che si possa conservare più a lungo in frigo, prima dell’apertura della busta ovviamente, un po’ per comodità, anche se in effetti non lo è, perché l’insalata andrebbe comunque rilavata sempre per evitare brutte sorprese. Inoltre le foglie spezzate che possono andare a male e quindi essere pericolose per la salute potrebbero essere in quella condizione già da qualche giorno, per cui il rischio di ritrovarsi con una insalata che potrebbe potenzialmente causare una salmonellosi sarebbe tale da sconsigliare l’acquisto delle insalate in busta. Molto più sicuro, pratico e anche economicamente conveniente è comprare la verdura fresca, come si faceva un tempo prima del proliferare delle insalate imbustate, diciamo così, perché in questo modo si vede immediatamente ciò che si acquista, ovvero una insalata che di norma non dovrebbe avere quelle foglie spezzate che possono rilasciare il liquido pericoloso. Se anche dovessero esserci, sarebbero quelle più esterne, quindi basta eliminarle per risolvere il problema. Anche con le insalate fresche, però, è necessario fare molta attenzione.
Innanzi tutto vanno lavate accuratamente, più volte, in modo da eliminare eventuali residui di terra o tutto ciò che potrebbe rappresentare un pericolo per la salute. Inoltre è consigliabile spezzare le foglie con le mani, ma solo quelle che si pensa di consumare nell’immediato, e conservare il resto, integro, in frigo, ma certamente per un tempo assai limitato. È inutile preparare una insalata che si pensa possa durare per un paio di giorni, o anche di più, perché anche in quel caso, le foglie spezzate, andando a male, potrebbero rilasciare quel liquido fortemente batteriologico con cui è decisamente meglio non avere alcun tipo di rapporto. Bisogna sempre fare estrema attenzione a ciò che si mette in tavola, a partire dalla verdura per finire ai formaggi o ad altri alimenti perché, se si fanno le cose con troppa superficialità, si può mettere a rischio la propria salute. fonte:
http://www.tuttasalute.net/38296/insalata-in-busta-state-attenti-se-contiene-foglie-spezzate-perche.html
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