Innanzitutto è fondamentale fare la lista della spesa in anticipo, annotando via via le cose che ci servono: risparmieremo tempo e non ci faremmo distrarre ed allettare da altri prodotti in vendita dei quali non abbiamo alcun bisogno durante l’acquisto. Non andiamo a fare la spesa se non siamo sazi: la fame e la golosità ci fanno fare spesso degli errori e inducono ad acquistare alimenti nocivi alla salute e….al portafoglio. 😉
Portiamo con noi le nostre borse apposite o il carrello con le rotelle: non dovremo comprare i sacchetti (che poi si rompono spesso e diventano inutilizzabili) e, nel secondo caso…risparmieremo anche la nostra schiena. 🙂 Andiamo a fare i nostri acquisti da soli, possibilmente, o assieme a una persona con cui dividere grandi quantitativi, cercando di evitare di portare con noi i bambini. I piccoli, attirati da colori e confezioni e “mode” ( il marketing e la pubblicità delle industrie alimentari fanno parecchia leva su questo ), richiedono spesso e volentieri di comprare loro cibi non certo necessari e, il più delle volte, poco sani e per nulla indicati ai fini di una corretta alimentazione.
Preferiamo pagare la spesa alimentare con il contante, in quanto bancomat e carte di credito modificano inconsciamente la percezione del valore del denaro e si tende a spendere con meno oculatezza senza accorgersene.
Cerchiamo di comprare nei mercati: i prodotti alimentari costano solitamente meno e sono migliori in qualità e freschezza ( ultimamente la frutta e la verdura in vendita nei supermercati della grande distribuzione sono insapori e…quasi immangiabili ).
Inoltre, verso l’ora di chiusura e prima dei giorni di festa, molti esercenti praticano sconti di notevole entità.
Prendiamo in considerazione frutta e verdura di categoria II: la differenza con la categoria I sta solo nell’aspetto esteriore, ma il prezzo cambia sensibilmente a nostro favore se scegliamo alimenti meno estetici, ma dalle stesse proprietà nutritive. In molte città italiane, poi, il pubblico può accedere ai mercati all’ingrosso in particolari giorni ed orari. Se ne si ha la possibilità, è molto utile iscriversi ai gruppi d’acquisto, i gap, presenti ormai capillarmente sul territorio italiano: ne troviamo i recapiti locali facilmente su Internet.
Al supermercato preferiamo alimenti sfusi e a peso al banco, piuttosto di quelli confezionati che costano molto di più, in special modo i salumi. Compriamo, possibilmente, la carne e il pollo a pezzi interi: il prezzo è inferiore rispetto alle fettine della medesima qualità. Non acquistiamo confezioni monoporzione, notoriamente care. Consultiamo il volantino delle promozioni e offerte e controlliamo sempre il prezzo dei prodotti relativamente all’unità di misura (al chilo, al litro, eccetera).
Molto spesso, in alcune catene (Carrefour, ad esempio), vengono offerti alimenti prossimi alla scadenza con sconti dal 30 al 50%: io, personalmente, li compro con regolarità e, se non li utilizzo subito, li surgelo per quando ne avrò bisogno.
“Occhio” ai prodotti ad altezza d’occhio: di solito sono quelli più commerciali e più reclamizzati, ma non per questo risultano migliori di altri. 🙂
Guardiamo invece negli scaffali bassi dove si possono trovare cibi di simile qualità e di prezzo più contenuto.
Prestiamo particolare attenzione agli articoli di primo prezzo e discount: non essendo supportati da pubblicità, i prezzi sono notevolmente più bassi.
Le confezioni grosse sono generalmente più economiche delle piccole: preferiamole nei nostri acquisti, magari dividendo la quantità con un amico. Preferiamo le ricariche di detersivi e liquidi detergenti. I tagli di carne del quarto anteriore del bovino non hanno proprietà e caratteristiche nutrizionali inferiori rispetto a quelle del quarto posteriore, ma il loro prezzo è più conveniente. Orientiamoci su acque minerali che sgorgano ad almeno 800 metri al livello del mare e scegliamo, fra queste, quelle più economiche.
Richiediamo ed adoperiamo le carte fedeltà: oltre a riscuotere i premi coi punti, ci sono sempre delle offerte vantaggiose per i possessori.
E, in ultimo, il consiglio più importante: facciamo acquisti negli hard discount, tipo Lidl ed EuroSpin: la merce non è di qualità inferiore di quella dei normali supermercati, ma il risparmio che si può ottenere è, in media, del 30%.
Con questi semplici accorgimenti possiamo risparmiare, facendo la spesa e adottandone altri di risparmio in cucina, cifre non indifferenti, senza dover rinunciare alla qualità dei cibi.
FONTE http://www.trucchidicasa.com/in-cucina/risparmiare-facendo-la-spesa/
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