Presto gli italiani potrebbero dire addio agli scontrini fiscali. Secondo quanto indicato nella nota di aggiornamento del Def 2014 e dal rapporto sulle strategie di contrasto all’evasione fiscale, varati ieri dal ministero dell’Economia, sembra infatti che il governo sia intenzionato a puntare tutto sulla tracciabilità dei
pagamenti in chiave antievasione. In particolare per quanto riguarda i commercianti, la strategia del Tesoro è quella di puntare sulla trasmissione telematica dei corrispettivi da parte degli esercenti evitando dunque completamente l’emissione degli scontrini. Ovviamente non sarà una soluzione a breve termine, ma l’obiettivo finale di un progetto complessivo che mira a diffondere il più possibile in Italia gli strumenti tecnologici per i pagamenti.
“Abbandono degli strumenti risultati inefficaci”
La prospettiva, si legge nella relazione del Ministero dell’economia, è “l’abbandono di alcuni strumenti risultati inefficaci (come i misuratori fiscali e le ricevute fiscali), con minori oneri per le imprese ed il progressivo abbandono di controlli massivi sul territorio da parte dell’amministrazione finanziaria”. “L’adozione generalizzata degli strumenti della fatturazione elettronica e della trasmissione telematica dei corrispettivi, insieme al più generale potenziamento della tracciabilità delle transazioni, consentirebbero di realizzare notevoli riduzioni degli adempimenti per le imprese, con conseguenti riduzioni di costi, e di migliorare notevolmente il contrasto e la prevenzione dell’evasione, attraverso l’utilizzo delle informazioni per l’attività di controllo dell’Amministrazione Finanziaria” si legge ancora nella relazione del Ministro Padoan.
Controlli antievasione solo mirati
Come sottolinea Il Messaggero, infatti, l’altro obiettivo è quello di evitare costosi e inefficaci controlli a caso e puntare tutto su controlli ben mirati. Insomma il governo sembra avere tutta l’intenzione di dare una stoccata a chi non paga le tasse utilizzando i vantaggi offerti dal pagamento in contanti. Del resto molte risorse per il pareggio di bilancio devono arrivare proprio dalla lotta all’evasione fiscale altrimenti, come spiega la nota del Ministero, scatterà una clausola di salvaguardia che sarà presente nella legge di Stabilità, in base alla quale potrebbe aumenta l’Iva e altre imposte indirette già a partire dal 2016.
FONTE www.fanpage.it
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