Detto questo, vediamo ora come è possibile effettuare il riciclo delle bucce avanzate. Tempo fa ho visto alla televisione un programma di cucina in cui veniva data la ricetta delle bucce di patata al forno e mi è parsa una buona idea fin da subito. Ho provato a cucinarle, mi sono piaciute e da allora le faccio spesso e le servo anche con l’aperitivo.
La preparazione è semplice: mettete le bucce ben lavate in una ciotola capiente; aggiungete olio extravergine di oliva, aglio, rosmarino e sale e mescolate; trasferite il tutto in una pirofila senza sovrapporle, preriscaldate il forno, infornate e fate cuocere per 20 minuti circa. Potete anche aggiungerle, assieme a quelle delle carote, nelle frittate. Se non le cucinate subito, le potete anche congelare nel freezer di casa, ma, come per la conservazione delle patate intere, non vanno messe in frigorifero. La buccia della patata ha anche proprietà diuretiche e la si può impiegare per fare una tisana contro la ritenzione idrica, facendo bollire gli scarti di 2 patate in 1/4 di litro d’acqua: il decotto deve essere poi filtrato e bevuto caldo.
Nel caso non vi piaccia proprio l’idea di consumare bucce, potete riutilizzale come fertilizzante in giardino e per le piante d’appartamento, facendole a pezzettini e interrandole.
Le bucce delle patate si possono anche riciclare per migliorare l’aspetto delle mani e dei piedi: tritatele, applicate l’impacco per una decina di minuti e la pelle, grazie all’amido contenuto, tornerà morbida e vellutata.
FONTE
foto leverduredelmioorto.it
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