Spesso il cibo diventa una consolazione: mangiamo per tranquillizzarci di fronte a emozioni o situazioni stressanti che non siamo capaci di gestire. È la cosiddetta fame nervosa, che porta a colmare vuoti di affetto, sicurezza o gioia con il cibo.
La spiegazione sembra risalire alle prime fasi di vita, quando la madre offre la poppata al figlio che piange, anche se la fame non è il vero motivo del pianto, creando nel bambino confusione tra lo stato di appetito e quello di richiesta di affetto.
I vuoti interiori non si riempiono mangiando, non possono essere sostituiti dall’assunzione di cibo: per superarli occorre in primo luogo imparare a gestire le emozioni, separando la fame da altri bisogni.
Il segreto è sforzarsi di essere razionali e, ogni volta che si avverte appetito, chiedersi come ci si sente, quale problema si ha e cosa manca in quel momento. Solo così si potrà imparare a distinguere la fame fisiologica da quella emotiva: conoscere le ragioni che portano ad avvicinarsi al cibo in maniera sostitutiva/compulsiva, equivale a riconoscere eventuali “disturbi” e intervenire in maniera adeguata.
Si può combattere la fame nervosa attraverso rimedi naturali o attivando strategie che inducono ad acquisire corrette abitudini alimentari. Mangiare con calma, ad esempio, può essere una prima buona soluzione: assaporare lentamente una pietanza significa attivare tutti i recettori gustativi della lingua che inviano il messaggio di sazietà al cervello. Occorrono 20 minuti perché questo accada, si può dare tempo ai recettori masticando molto e facendo delle pause ogni 5-6 bocconi per sorseggiare un po’ d’acqua.
Alcuni alimenti possiedono un potente effetto calmante nei confronti dello stimolo di fame di tipo psicologico, merito del triptofano, un precursore della serotonina in grado di mettere in moto i neurotrasmettitori che rilasciano subito una gradevole sensazione di piacere e benessere. Banane, latte, uova, cereali integrali, carne bianca, legumi secchi e pesce, sono tra gli alimenti più ricchi di triptofano.
Passando ai rimedi naturali, si può combattere la fame nervosa con l’omeopatia (assumendo Ignatia amara e Anacardium orientalis), con la fitoterapia (Tilia tomentosa MG) oppure con l’integrazione di melatonina e glucomannano, una proteina che nello stomaco si gonfia e sazia, bloccando la voglia di cibo. La floriterapia, invece, consiglia i rimedi Agrimony e Cherry pulm; infine, se la fame nervosa è provocata da un persistente stato ansioso, sono ottime le tisane e gli infusi a base di passiflora, angelica, melissa e tiglio.
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